Nonostante alcuni aspetti portino a pensare che svolgere uno sport, per un ragazzo affetto da DSA sia fallimentare, non è proprio vero!
è importante tener conto anche delle caratteristiche che possono far diventare queste persone veri e propri campioni nelle discipline sportive.
Le persone con DSA spesso hanno facilmente una visione d’insieme, una percezione globale e riescono a vedere le situazioni in modo più ampio.
Le difficoltà nello sport dei ragazzi con DSA
Oggi giorno i ragazzi sono sempre meno abituati a correre, soprattutto con l’avvento dell’era informatica gran parte delle abitudini sono cambiate.
Per questo è importante far riprendere e rinnovare la pratica sportiva ai ragazzi in quanto oltre a costituire una valvola di sfogo lo sport costituisce un metodo educativo di prevenzione del disagio e di conoscenza delle proprie capacità.
I ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento spesso incontrano difficoltà nella socializzazione all’interno di un gruppo di pari così come nella coordinazione motoria.
Per tali motivi è molto importante creare delle condizioni perché essi possano sperimentare esperienze positive e socializzanti in contesti che siano extrascolastici e di gruppo.
Un altro problema che crea uno svantaggio per i ragazzi con DSA è il fatto che per la pratica dello sport si richiede l’intervento diretto del sistema attentivo, del coordinamento motorio, del controllo della postura, e di altri aspetti spesso carenti in questi ragazzi.
Ci sono moderate correlazioni sono state trovate tra ortografia e matematica, così come una moderata correlazione tra la matematica e l’equilibrio, tra la lettura e abilità con la palla, e tra l’ortografia e la destrezza manuale.
Nei bambini con difficoltà di apprendimento è stata osservata una relazione specifica tra capacità di lettura e abilità locomotorie.
Un altro interessante dato riguarda il controllo posturale dei ragazzi con disturbi dell’apprendimento. Studi hanno osservato come lo scarso controllo dei bambini dislessici sia legato al modo in cui le informazioni sensoriali sono acquisite dall’ambiente.
In condizioni in cui segnali sensoriali sono meno informativi, i bambini dislessici richiedono più tempo per elaborare stimoli sensoriali al fine di ottenere informazioni precise e questo porta ad un deterioramento delle prestazioni.
Il cervelletto: l’area coinvolta nell’equilibrio e nel movimento
Il cervelletto è la principale area motoria coinvolta con l’equilibrio e l’apprendimento delle capacità motorie.
E’ in questa area che le abilità motorie diventano automatiche, ovvero eseguite senza alcuna consapevolezza. Un buon esempio potrebbe essere l’andare in bicicletta.
Inizialmente quando impariamo questi compiti dobbiamo stare attenti a ciò che facciamo: per esempio come tenere il manubrio, come muovere le gambe o le braccia, la postura, ecc…
nel momento in cui è automatico possiamo compiere lo stesso movimento di continuo senza pensarci. Ad ogni moto il cervelletto è coinvolto in attività cognitive ben più complesse. In particolare ci sono dei collegamenti neurologici con la corteccia, includendo anche l’area di Broca.
Il cervelletto è responsabile nello sviluppo del linguaggio, in particolar modo nell’articolazione delle abilità linguistiche, in quanto coinvolge il tempo e la fluency. Possiamo quindi immaginare la connessione con il fenomeno dislessia, leggere, scrivere.
Le risorse e le possibilità di successo nello sport per i ragazzi con DSA
I ragazzi con DSA ragionano in modo dinamico, creando connessioni inusuali che altri difficilmente riescono a sviluppare.
Sono capaci di vedere le cose da diverse prospettive, tendono ad affrontare i compiti con approcci e modalità diverse.
Percepiscono ed apprendono in maniera multidimensionale, usando tutti i sensi, tendono a processare le informazioni in modo globale invece che in sequenza.
Sono creativi, creano e sviluppano facilmente nuove idee e soluzioni. Esprimono le loro potenzialità in un contesto dinamico, in continuo cambiamento, in cui riescono a sviluppare idee e a fare previsioni.
Tutte queste caratteristiche fanno presagire una possibilità di successo per i ragazzi con DSA, aspetto molto importante visto che questi sono ragazzi abituati a leggere negli occhi dei loro insegnanti la sfiducia nei confronti delle loro capacità e riuscire a fare bene qualcosa è una rivincita il cui valore non si può quantificare.
E se il successo è arrivato per atleti dislessici come il pugile e campione dei pesi massimi Muhammad Alì, i grandissimi giocatori di basket Michael Jordan e tanti altri perché non mirare in alto?