Alimentazione Bambini Autistici

Bambini Autistici: Alimentazione

L’autismo è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale. Le cause sono ancora sconosciute per questo parliamo di disturbi dello spettro autistico comprendendo tutta una serie di patologie. Tra i sintomi abbiamo chiusura e isolamento nei confronti del mondo esterno. Questa chiusura nasce dal bisogno di proteggersi da stimoli che altrimenti sarebbero troppo forti e dolorosi da gestire o sopportare. Il bambino autistico per gli stessi motivi tende anche ad evitare il contatto fisico.

Noi in FOG cerchiamo proprio di ripristinare l’alterazione delle loro capacità sensoriali, ideative, evitando la genesi di pensieri confusi ma ridonando serenità e capacità di riordinare le proprie idee, sensazioni, parole o gesti.

L’autismo è una disabilità che dura tutta la vita, bisogna creare un valido rapporto umano per impedire o ridurre le tante angosce e paure. Noi cerchiamo di fornire un intervento efficace e personalizzato in base alle esigenze personali e di tutta la famiglia.

Prima di tutto eliminando glutine, caseina, che favoriscono l’infiammazione e supportano il sistema digestivo e quello immunitario. Evitiamo altre sostanze tossiche come il glutammato, coloranti, conservanti e dolcificanti artificiali. Il glutammato in particolare è il sale di sodio dell’acido glutammico, costituente delle proteine. È presente nel latte, pomodori, funghi, parmigiano, dado etc ed è identificato come un additivo, infatti sulla confezione troveremo E621, da leggere ed evitare, neurotossico, in quanto contiene fenil-alanina il cui accumulo provoca danni cerebrali ed iperagitazione.

Lo si ritrova anche nei cibi precotti e in quello cinese. Da evitare anche le margarine perché abbassano il metabolismo di Ω3 e Ω6 e di conseguenza abbassano lo sviluppo neurale. Eliminare quindi tutti gli alimenti contenenti tossine che influenzano negativamente la chimica del cervello , e cerchiamo di alleviare il carico sul fegato e sul sistema di detossificazione per favorire un miglioramento della funzionalità cerebrale e dei comportamenti. Tutto questo ci porta a migliorare il contatto oculare, il linguaggio, l’attenzione, stitichezza, diarrea, sonno e iperattività.

I bambini autistici diciamo che hanno proprio problemi con alcuni cibi perché vanno ad agire negativamente sui loro sintomi base. Il cibo va ad agire direttamente sull’intestino, provocando infiammazione intestinale dovuta ad insufficienza degli enzimi digestivi, che a sua volta va ad agire sul funzionamento del cervello.
I ragazzi più piccoli hanno un rapporto conflittuale col cibo, soprattutto cercano di evitare piatti troppo conditi o sofisticati.

Vanno in difficolta e di conseguenza anche a causa dell’interconnessione tra cervello e intestino, il problema a livello intestinale è che la flora batterica in questa patologia è in sovrannumero rispetto a quella benefica diminuendo cosi le difese dell’organismo contro virus e batteri. Perciò si eliminano i cibi di cui parlavo prima perché sfociano nella disbiosi intestinale. Bisogna ridurre farine, cereali e utilizzare di più prodotti senza glutine come il riso e il mais. Escludiamo inoltre molti legumi e verdure amidacee come le patate e i tuberi.

Lo zucchero, la soia e in generale tutti i prodotti commerciali e raffinati sono da evitare. Preferiamo ingredienti naturali e cucinati esclusivamente a casa, brodi di carne fatti in casa, cibi fermentati come verdure pesce, ma anche i latticini fermentati come lo yogurt. Carne, pesce e molluschi freschi o congelati ma non affumicati o sotto sale. È importante mangiare le parti callose o gelatinose della carne , le carni magre non hanno lo stesso effetto curativo. Utilizzare uova , il tuorlo a crudo e il bianco cotto, in quanto le uova sono nutrienti e alleviano la carenza nutrizionale, anche due uova per il ripristino delle funzioni neurologiche.

Verdure fresche stufate, a vapore, bollite, a forno, grigliate o leggermente fritte. Mangiarle cotte in zuppe con aggiunta di buone dosi di aglio a fine cottura. Cotte in periodi di diarrea e condite con olio e succo di limone nella normalità o anche come spuntini. Queste verdure crude fermentate contribuiscono alla digestione della carne e alla disintossicazione. Frutta fresca e ben matura, all’inizio piccole quantità meglio se lontane dai pasti, in assenza di diarrea ovviamente.

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